Un trend che sto notando sempre di più in questi giorni è ciò che si potrebbe riassumere con il termine biforcazione dell’attenzione.
In pratica funziona così:
- Le sitcom televisive di 30 minuti sono praticamente scomparse. Nel frattempo, i video di 30 secondi su TikTok ed Instagram e le otto stagioni del Trono di spade prosperano alla grande.
- Il film drammatico classico sta morendo. Nel frattempo, i video di Youtube e i 390 sequel zeppi di effetti speciali dell’universo Marvel prosperano.
- Le riviste e i giornali classici stanno morendo. Nel frattempo Facebook e Twitter prosperano.
In pratica l’attenzione di media durata è morta. Le persone vogliono un’informazione breve e veloce, per poter passare ad altro, oppure vogliono immergersi in essa per giorni/settimane/mesi.
Questa biforcazione non si applica solo ai media. Un tempo le persone vivevano in periferia e si spostavano in città. Ora vogliono vivere in città o lavorare in remoto a migliaia di chilometri di distanza.
La gente comprava gli album. Ora ascolta le canzoni in streaming o scarica l’intero catalogo di un artista.
Le persone frequentavano il ristorante di quartiere o in centro città. Ora vuole il fast food o un pasto gourmet di sette portate nel ristorante stellato.
L’era di Internet ha biforcato la nostra attenzione. O si va in grande o si va in piccolo. Non ci sono vie di mezzo.
Viviamo nell’era della biforcazione dell’attenzione in cui l’attenzione di media durata è morta: o ci caliamo i video/reel di 30 su Instagram/TikTok uno dietro l’altro, oppure ci spariamo 8 stagioni del Trono di Spade tutto in una volta. – Condividilo su
Ma perchè ?
Il cervello limbico, quella parte del cervello che ha il compito di farti sopravvivere un giorno in più e che per questo scansiona costantemente l’ambiente per assicurarsi che non ci siano pericoli per la tua vita, non è in grado di sostenere la tensione e di tollerare l’imperfezione, la mancanza di un’informazione o qualsiasi stato di sub-ottimalità e per questoè facile che tu cada vittima di uno di questi 2 meccanismi:
- il consumo compulsivo di infinite microdosi di dopamina Facebook/Instagram/TikTok
- le scorpacciate enormi di serie televisive alla Trono di spade/Mare fuori/Bridgerton
per annebbiarti e così non avere l’attenzione sulle bollette da pagare, il capo ufficio, il mutuo…
Suona familiare ?
Il Paradosso
In pratica in entrambi i casi, il più delle volte, è una fuga dalla realtà e vuoi qualcosa di diverso dalla situazione che stai vivendo.
Il punto è che paradossalmente puoi avere tutto quello che vuoi, quando NON hai bisogno di niente.
ATTENZIONE: NON è un “perchè non voglio niente, ho tutto” (cioè un “chi si accontenta gode“), MA è un siccome non voglio niente, attivo dei filtri cognitivi e percettivi completamente diversi, per cui non scegli più con un filtro di mancanza, ma di possibilità.
E la differenza è enorme.
Paradossalmente: quando non vuoi niente è quando puoi avere tutto quello che vuoi (e se pensi che sia un “chi si accontenta, gode”, vuol dire che non l’hai mai sperimentato). – Condividilo su