Ti è mai capitato di sentirti bloccato tanto da NON riuscire a ragionare, a prendere una decisione, pur avendone bisogno ?
A me sì e ci ritorno fra un attimo.
Hai presente quel odioso escamotage usato spesso nel marketing per indurti a comperare una cosa ?
Quando mettono un timer per farti vedere che l’offerta sta per scadere…
Ecco, se hai seguito i miei ultimi post, avrai già capito su quale parte del tuo cervello cercano di fare leva.
ESATTO: sul caro e vecchio (nel senso che è una delle parti più antiche del nostro cervello) sistema limbico, il tuo “bodyguard personale”. Vedo già le lettrici mie coetanee con gli occhi sognanti che pensano a Kevin Costner mentre salva Whitney Houston, ma mi dispiace deludervi: il vostro sistema limbico è piuttosto tonto (capisce spesso fischi per fiaschi), non ha voglia di star là ad ascoltare dettagli, e mena immediatamente come un pugile del Bronx.
Insomma è bravo ad attacare, scappare o ad immobilizzarti non appena sente odore di pericolo o paura… anche paura di perdere un’opportunità (gli inglesi la chiamano FOMO, ovvero Fear Of Missing Out). Ciò che Limby, vezzeggiativo che ho appioppato alla mia guardia del corpo, sente è “se non prendi questa opportunità, muori“.
Sì, è un pò drastico, ma ti avevo avvertito che Limby è un pò tonto e non va molto per il sottile.
Come quella volta in cui a 30 anni, quando ero arrivato ad un punto in cui lavoravo troppo (anche il sabato), avevo chiesto aiuto (e non mi era stato concesso) e quindi il mio lavoro era diventato “la tigre con i denti a sciabola che si trovava nel mio salotto”.
E cosa faccio quando mi trovo una tigre davanti ?
SCAPPO !!!!! (ovviamente)
e prendo la prima porta che vedo…
Limby ha fatto il suo sporco lavoro: ha pensato a salvarmi la pelle, facendomi alzare dal divano (sono finalmente passato dal continuare semplicemente a lamentarmi, all’alzare le chiappe e correre via uscendo dalla porta). Ho fatto un colloquio, sono piaciuto e ho cambiato azienda.
Ma aspetta un momento, e se fuori da quella porta ci fosse un tirannosauro oppure un burrone ?
Beh, ti avevo avvertito, Limby sa fare bene 3 cose: attacare, fuggire o immobilizzarti. NON chiedergli di analizzare quante porte ci sono nella stanza, dove portano tali porte o se c’è un altro modo per neutralizzare la tigre con i denti a sciabola. Limby agisce di impulso SENZA pensare, per lui ogni millisecondo è prezioso per salvarti la pelle, se si fermasse a ragionare con la tigre, questa potrebbe già averti pappato.
Sì, è andata proprio così: ho preso il primo lavoro che mi è capitato e alla fine non sono stato contento e dopo 2 anni ho cambiato nuovamente lavoro.
Ma esistono opzioni diverse in situazioni del genere ?
Cosa succede quando sei bloccato o vuoi scappare ?
Praticamente ciò che vuoi (per esempio un’esperienza lavorativa di un certo tipo) e ciò che NON vuoi (il capo che ti urla, ricevere telefonate di lavoro anche il sabato…) sono talmente vicine nella tua testa, che non le riesci a distinguere, si sovrappongono. Scatta Limby e la frittata è fatta.
Per cambiare esito in una situazione del genere è necessario creare spazio per la possibilità, cioè figurativamente (ma non solo, come vedrai tra poco) devi separare ciò che vuoi, da cosa potrebbe succedere, per lasciare dello spazio tra queste 2 entità, perchè li in mezzo è dove ha luogo la creatività e si creano le possibilità.
Una volta che accetti la possibilità di poter fallire e capisci quali sarebbero le reali conseguenze, puoi iniziare a fare spazio tra il Successo e il Fallimento, lasciando spazio alla creatività – Joseph Riggio Condividilo su
In pratica, devi prima chiederti quale esperienza vuoi ottenere (e qui è importante che entri nei dettagli dell’esperienza, tipo “voglio lavorare in un ufficio con una grande finestra da cui entri luce solare, scelgo da solo i giorni in cui vengo in ufficio o nei quali lavoro da casa” etc) per poi chiederti cosa potrebbe succedere se fallissi. Attenzione ho detto di chiederti COSA succederebbe, che è diverso dal rispondere COME ti sentiresti (errore comune). La differenza è ENORME, perchè come abbiamo visto già altre volte, la performance ha una forte componente somatica, cioè come sei influisce su come ragioni ed agisci.
Ok, una volta che hai chiaro cosa vuoi e cosa succede se fallisci, crea spazio tra queste 2 cose. Ti sto chiedendo di spostarle letteralmente non solo nella tua testa. Io prendo le braccia e, come se stessi uscendo da un ascensore e mentre sono sulla soglia le 2 porte scorrevoli mi volessero stritolare, io con le mie braccia, le rispingo da entrambe le parti, per riaprirle.
Cosa succede non si può spiegare, prova tutto l’esercizio con un evento che ti impensierisce e (se hai voglia) condividi la tua esperienza.