Dire, fare, baciare, lettera e testamento

Hai presente il gioco  “Dire, fare, baciare, lettera e testamento”  che si faceva da ragazzi ?

Funziona così: quando ad un gioco hai perso ed è il momento di pagare pegno. Ad occhi chiusi devi toccare un dito della mano di un compagno, scegliendone uno: le cinque dita della mano corrispondono a dire, fare, baciare, lettera, testamento.

Non è un caso che FARE fosse una delle 5 penitenze: abbiamo sviluppato una forte avversione verso l’azione.

Io, per esempio, ho sviluppato un’abilità nel guardare, riconoscere il tipo di onda e dedurre quale potrebbe essere la località, individuare i surfisti professionisti che cavalcano le onde e le manovre che fanno. Questo a livello di vista e cognizione, se questo volesse dire saper surfare, sarei esperto e potrei andare a Nazarè a cavalcare onde oceaniche.

Il punto è che ho zero pratica e zero abilità nel corpo. Sì, proprio nel corpo, perchè anche le attività e le abilità che sono cognitive sono sempre e comunque una performance che parte dal corpo, anche quando devi pensare e prendere una decisione. Parte sempre prima dal corpo, non esiste un attimo in cui usi il tuo corpo e quello dopo in cui non lo stai usando. Se fai qualsiasi cosa, non puoi non usare il tuo corpo. E COME sei quando fai le cose, fa TUTTA la differenza.

Quando fai qualsiasi cosa, anche qualcosa che ritieni un atto puramente cognitivo (come per esempio studiare o prendere una decisione), non puoi non usare il tuo corpo. E COME sei quando fai le cose, fa TUTTA la differenza. Condividilo su

A proposito di corpo, tornare nello stato in cui sono quando cavalco le onde, è qualcosa che voglio fortemente, tanto che sono passato all’azione e questa settimana sono tornato per la seconda volta in Svizzera nella piscina con le onde artificiali da cavalcare con il surf.

Dopo essere passato all’azione la prima volta 2 settimane fa e aver commesso alcuni errori da novizio, ho raccolto informazioni preziose, cosicché questa volta ho scelto le onde del livello “principianti”, con cui mettono a disposizione anche l’istruttore.

E’ stata un’esperienza bellissima: sono riuscito a cavalcare 8 onde su 10, la sensazione quando da dietro sento alzarsi la tavola ed io mi devo fidare ed alzarmi velocemente in piedi, per quei attimi di sospensione in cui non so se sono riuscito a partire, se cadrò o se la tavola accelererà per scivolare giù dall’onda, tutto il resto attorno a me sparisce, non esiste. E quando la tavola parte e scivola giù dall’onda, sento la schiena raddrizzarsi dal tratto lombare e il petto aprirsi…

Soltanto a descrivere questa esperienza, rientro in quello stato. 🙂
Ne è valsa proprio la pena di essermi fatto 6 ore di viaggio e l’altra volta aver fatto tutti quei ruzzoloni sulle onde troppo grandi.

Facendo, sbagliando e condividendo, non solo imparo un sacco di cose (molto più in fretta che se continuassi a guardare video su Youtube ed Instagram), ma faccio conoscenza anche di persone con interessi ed approccio affine. Sono stato contattato da un ragazzo che mi ha dato dei consigli utili su come continuare a migliorare e su dove andare a cavalcare le onde.

Quindi questa settimana smetti di pensare, studiare, guardare e… FAI

Vedrai che in una settimana avrai molti più progressi e capirai molto di più che in 3 mesi di studio o elucubrazioni.

Se ti va, condividi nei commenti cosa FARAI questa settimana.
 

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