Breve post con alcune pillole di business, relazioni, investimenti… pardon surf 😊
(se ti sei perso la l’articolo precedente clicca qui)
Le onde arrivano spesso a SET, cioè pacchetti da 3 a 5 onde: devi avere la pazienza di aspettarle e quando sono passate sono passate.
Per il motivo sopra, a volte per prendere un’onda bella bella bella, devi lasciar passare una o due onde discrete o addirittura belle (e ti assicuro che la decisione non è facile).
A volte l’onda migliore era la prima.
Quale era l’onda migliore lo capisci soltanto dopo averla presa o dopo averle lasciate passare.
Ci sono giornate in cui le onde non arrivano sempre solo da UNA direzione, spesso sono 2 direzioni che si combinano, il che rende il capire quale onda cavalcare più difficile Anche il riuscire a cavalcare l’onda (che hai deciso di prendere) è più difficile, perchè essa è “sporca”, non ha un un fronte dritto ed ha una potenza minore di una bella onda unidirezionale.
La prima volta che mi è capitato di trovarmici, il mio cervello era in “pappa”, non riuscivo a prendere bene le onde e quando ero in piedi sulla tavola spesso cadevo, perché le onde erano meno prevedibili per me.
Mi hanno fatto lo stesso effetto del jazz: non lo capivo e la sua complessità mi sovraccaricava il cervello, finché mi sono arreso e ho continuato a macinare le mie ripetizioni, fino al punto in cui è scattato qualcosa e sono riuscito a prendere le onde e a stare in piedi e compensare con il corpo nonostante le onde trasversali.
Un po’ come quella volta che ho ascoltato 20-30 volte la canzone Cantabile di Michel Petrucciani (che mi sembrava inascoltabile), ed ad un certo punto qualcosa è cambiato e ho continuato ad ascoltarla senza sosta, ma questa volta perché mi piace un sacco 😀
Photocredit: Doubleespressomacchiato