Io adoro la frutta secca, in particolare il cibo che amo di più sono le mandorle salate.
Oggi le tenevo tra le dita e notavo che mentre le avevo in mano erano fibrose. Queste erano mandorle salate ancora con il guscio, che è fibroso perché soltanto parzialmente macinato ed io ne ho presa una tenendola tra l’indice e il pollice della mano sinistra e con la destra ho fatto un movimento come se volessi spezzare in due la mandorla e ho notato il CRACK !, quando il guscio si è rotto.
A questo punto ho notato i granelli tra le dita, perché la scorza è un po macinata e si frantuma facilmente in piccoli pezzi e quando poi ho tirato fuori la mandorla, ho guardato che non avesse il vermetto (in alcuni rari casi capita e non ho voglia di mangiarmi proteine extra…) o non fosse “brutta” ed ho osservato come è fatta la sua forma.
Dopo aver tolto dalla mano tutti i corpi estranei, che non fossero la mandorla, portando lentamente la mano verso la bocca, ho sentito un odore simile al legno. In seguito quando ho messo la mandorla in bocca mi sono accorto di due cose: subito la ruvidità superficiale della mandorla sulla mia lingua (come se avessi appunto un pezzettino di legno in bocca) e poi anche una leggera sapidità nella parte davanti della lingua, che però è sparita abbastanza velocemente.
Mi sono reso conto che poi ho portato la mandorla sulla parte destra della bocca, posizionandola di taglio tra i denti e quando poi ho fatto il morso, ho sentito come uno STOCK!
Questo STOCK ha riecheggiato nella parte alta della mia testa, il mio cranio ha fatto come da cassa di risonanza e ho rilevato poi l’impulso di voler velocemente masticarla, però non prima di aver notato, scorrendoci sopra con la lingua, come i due semigusci si fossero rotti e con la parte destra della lingua ho colto la liscezza nella parte centrale tra i due pezzi della mandorla, che si era spezzata in longitudine perfettamente a metà.
Quando poi ho iniziato a masticare, mi sono accorto come da dietro, dagli angoli della bocca, sia partita la salivazione, che come un fiume in piena che porta giù i detriti, ha portato avanti nella parte anteriore della bocca i pezzi della mandorla grossolanamente macinati dai molari.
A questo punto, per la prima volta, mi sono reso conto che ho usato gli incisivi per stagliuzzare più finemente i pezzi più grossi della mandorla.
Ti confesso che ero convinto che gli incisivi io li usassi solo per tagliare il cibo, per staccare il morso del pezzo di cibo e che tutto il lavoro di riduzione in pezzi più piccoli avvenisse tra i molari. Immagina quindi il mio stupore nel rendermi conto che in realtà la macinazione più fine l’ho fatta tra gli incisivi, mentre la lingua preme questi pezzi contro gli incisivi e li tiene in posizione.
Arrivato a questo punto ho percepito nella bocca come un gusto acido e ho lasciato che la saliva si portasse via i pezzetti di mandorla lasciandoli scivolare tra la lingua e il palato.
Come è stata l’ultima esperienza in cui hai portato tutta la tua attenzione sui tuoi sensi ?
E come è stata la tua percezione del tempo riguardo a quell’esperienza ?
Questa settimana rallenta ed assapora qualcosa: con il cibo è facile, ma puoi farlo con qualsiasi attività che coinvolga il tuo corpo (anche salire le scale o caricare la lavastoviglie).
Le cose belle è meglio condividerle: condividi la tua esperienza nei commenti.