Non raggiungi gli obiettivi che ti prefissi ?

Magari hai un obiettivo che è sempre lo stesso da diversi anni oppure ogni anno ne definisci di nuovi, ma il risultato è che non li raggiungi.

Il motivo per cui non raggiungi questi obiettivi è che sono stati decisi da una posizione di reattività (anche se mentre stai leggendo questa riga nella tua testa stai rispondendo “Ho capito Alex che qualcuno fa così, ma io no“).

Un buon indicatore per capire se stai reagendo a qualcosa che NON vuoi è se il tuo obiettivo si discosta più del 5% da dove ti trovi ora:

  • vuoi la villa a Miami ed abiti a Busto Arsizio con i genitori ?
  • vuoi 2 milioni di euro e ne guadagni 2.000 al mese

Puoi anche continuare a definire i tuoi obiettivi in questo modo, ma ci sarà sempre una parte di te che sotto sotto, quando dici che vuoi guadagnare 2 milioni di euro ti fa “Certo, come no ?” e ti fa pure la pernacchia…
Quella parte di te non ci crede, mentre una parte di te lo vorrebbe. Questo disallineamento è ciò che crea attrito ed è il motivo per cui non raggiungi i tuoi obiettivi oppure li raggiungi con ENORME FATICA.

Ciò che i guru ti raccontano quando alla fine dell’anno guadagni comunque ancora 2.000€ è che non hai definito il tuo obiettivo in modo SMART (cioè in modo specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante, basato sul tempo) e allora lo definisci come:

  • Specifico: “voglio 2.000.000€” (per essere sicuro di essere stato specifico lo scrivi in cifre, anziché in lettere)
  • Misurabile: ti fai il tabellone con la barra da colorare man mano che avanzi
  • bla bla bla

MA il punto NON è COME lo definisci, ma da quale POSIZIONE lo hai SCELTO: finché lo scegli in reazione a qualcosa che NON vuoi, a prescindere da come lo definisci il tuo obiettivo, ci sarà comunque una parte di te che continua a farti la pernacchia.

Ricorda l’indicatore che ti ho citato prima: se il tuo obiettivo discosta più del 5% da dovi ti trovi adesso, stai tentando di fuggire da qualcosa che non vuoi.
(E lo so che adesso sei tu a rispondermi nella tua testa “Certo, come no ?” e MI fa pure la pernacchia)

Per portarsi in una posizione di non reattività, che di fatto è generativa (perché innesca dei meccanismi per cui generi performance e circoli virtuosi anche quando non ci porti attenzione), c’è un processo ben preciso e replicabile.
Sfortunatamente non si può fare via email, perché richiede un feedback in tempo reale e degli aggiustamenti MENTRE cerchi di portarti in posizione.

Però si può fare via videochiamata o di persona. Scrivimi se sei interessato.

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