E’ interessante che quando spiego qualcosa e questo è un concetto nuovo per il mio interlocutore, qualcosa che non rientra nel suo modello del mondo, c’è subito una resistenza, una tensione, una forza che tenta di riportare il concetto nuovo ad un concetto già noto alla persona. Come se la persona notasse qualcosa fuori posto e subito volesse riportare questa cosa al posto originario.
E’ successo in almeno 2 casi anche mercoledì scorso nel webinar dal vivo, quando ho parlato del concetto di “muoversi nel mondo in modo fluido” e un partecipante lo ha riscritto come “stato di flow” e poi quando ho chiesto “cosa vuoi veramente ?” e una partecipante lo ha riscritto con il concetto di “desiderio”.
Se avessi voluto usare i termini “flow” e “desiderio”, l’avrei fatto, perchè nel RESONANCE il lavoro di trasformazione passa anche attraverso il linguaggio, quindi io uso il linguaggio con estrema precisione.
Il punto è che non uso i termini che uso e non puntualizzo che questi concetti non sono la stessa cosa semplicemente per darmi un tono, ma perché di fatto sono cose diverse !
E finché non ti arrenderai al fatto che qui sto parlando di un’altra cosa, la trasformazione NON può avvenire.
Perchè riscrivi ?
La risposta neurologicamente è molto semplice: il cervello è un’organo del corpo che consuma un sacco di energie, quindi è stato programmato per andare a risparmio e di funzionare a pieno regime soltanto quando serve VERAMENTE.
Poi aggiungici che il sistema limbico, quella parte più antica all’interno del cervello che fa un’unica cosa, cioè quella di assicurarti di sopravvivere un giorno in più, in milioni di anni ha imparato una sola cosa: che se sei sopravvissuto fino ad oggi, così come stanno le cose ORA… funzionano: quindi guai a cambiare una virgola !
E’ esattamente così: al cervello limbico interessa solo che tu sopravviva e NON che tu eccella, provi soddisfazione, scopra cose nuove…
Vuole solo che tu ti svegli di nuovo domani mattina e ritiene che l’unico modo per garantirti la sopravvivenza sia non cambiando nemmeno una virgola.
Il punto quindi è che se vuoi cambiare i risultati che stai ottenendo, devi in qualche modo arrenderti, ignorare questa vocina interna che dice “Non toccare quella cosa, altrimenti muori !“, “Non lasciare andare il controllo, altrimenti muori !“
Lo so, può far ridere e sembra esagerato, ma ti assicuro che i meccanismi che scattano sono questi. Lo dico per esperienza diretta, in quanto è dagli inizi del 2000 che lavoro su me stesso seguendo ed affidandomi a diverse persone che mi hanno guidato e quando ho sentito che non facevano più per me, li ho lasciati andare ed ho cambiato strada.
Hai letto bene mi sono AFFIDATO a loro, se voglio ottenere i risultati che ottengono loro, se voglio essere un pò come sono loro, devo essere disposto ad affidarmi alla loro guida. Ho già scritto in altri articoli in che modo un buon mentore è così prezioso e come trovare un mentore.
All’inizio non mi riesce facile mollare e affidarmi, ma tutte le volte non appena ho mollato e sono andato ALL-IN, ho notato un’accelerazione nella mia trasformazione.
Non parlo di bermi alla ceca qualsiasi cosa mi dica o mi fare qualsiasi cosa mi dica di fare (perché è giusto mantenere un senso di amor proprio continuando a sentire i segnali del proprio corpo), ma di avere un senso di curiosità e di possibilità che ciò che mi sta dicendo possa funzionare anche per me e di metterli in pratica.
Perché la vera trasformazione passa esclusivamente attraverso il FARE, attraverso un nuovo comportamento (e non attraverso la testa o le visualizzazioni).
Per me il marcatore che sono riuscito a lasciare andare il vecchio modello è quando me ne dimentico. Mi è successo di nuovo la settimana scorsa: Facebook mi ha riproposto un ricordo di quando organizzavo dei Workshop sul Circling nel 2016, di primo acchito ho fatto fatica a ricordarmi i dettagli di cosa facevo e dei principi (da quanto li ho abbandonati e non più utilizzato, nè fatto dei pensieri sopra), perchè quando ho studiato il RESONANCE con Simone Pacchiele non stavo là a guardare nello specchietto retrovisore e confrontare ciò che lui faceva e diceva con quello che sapevo e facevo già, semplicemente guardavo esclusivamente avanti con curiosità.
Se una persona ottiene risultati che vuoi ottenere e ti espone un concetto nuovo, resisti alla tentazione di riscriverla secondo quanto conosci già e affidati con curiosità – Condividilo su
E non è un caso che tutte e 2 le riscritture che i due partecipanti al webinar di settimana scorsa hanno eseguito riguardino il fatto che io ho espresso delle esperienze somatiche e loro le hanno riscritte con delle intellettualizzazioni mentali.