Siamo nel 1958 in un quartiere popolare di Monaco di Baviera e il dodicenne Franz Beckenbauer sta pianificando di passare dalla squadretta di quartiere il SC 1906 München al TSV 1860 München.
A quell’epoca non esiste ancora la Bundesliga (la massima serie professionista del calcio tedesco), infatti la prima stagione arriverà soltanto 5 anni dopo nel 1963.
A Monaco in quegli anni c’erano 2 squadre di rilievo: appunto i bianco-blu del TSV 1860 München, nella quella voleva trasferirsi Franz Beckenbauer e i rossi del Bayern München, ed è inutile aggiungere, che le 2 squadre sono acerrime rivali.
Il giovane Franz, che è ancora mingherlino (si racconta che sia esploso in altezza solo a 16 anni ed è cresciuto fino ad 1 metro e 81 centimetri) durante un un torneo gioca una partita proprio contro il TSV 1860 München, la squadra nella quale vuole andare a giocare la stagione successiva, sennonché durante quella partita il giocatore che lo marcava dopo uno scontro ed un battibecco, in un momento in cui l’arbitro era girato da un’altra parte, dà a Franz uno schiaffo.
Franz se ne risente e dopo quella partita decide che non volle più passare al TSV 1860 München e sceglie i rossi del Bayern München, che a quei tempi erano meno famosi dell’altra squadra.
Beckenbauer ha trascinato al successo non solo il Bayern München, con cui ha vinto 4 campionati di Germania, 3 Coppe Campioni (ora Chanpions League), 5 Coppe di Germania, ma anche la nazionale tedesca, vincendo da giocatore il mondiale del 1974 e l’europeo del 1972 per poi vincere anche da allenatore il mondiale di Italia ’90.
Insomma Beckenbauer si è guadagnato sul campo il soprannome “il Kaiser” (l’imperatore) non solo con il suo caratteristico stile pulito ed elegante, sempre a testa alta per avere la visione del gioco, ma anche con i risultati che portava a casa.
Senza ombra di dubbio Beckenbauer ha segnato il destino di 2 squadre: la gloria del Bayern München (uno dei club più titolati in Europa e il sesto per fatturato) e l’anonimato del TSV 1860 München (che ha vinto soltanto il campionato del 1964).
Tanto che Gerhard Koenig, colui che gli ha dato lo schiaffo, ha fatto pubblica ammenda soltanto nel 2010, perché gestendo una birreria a Monaco, temeva l’ira dei tifosi del TSV 1860 München 🙂.
La vita è fatta di tanti momenti e di tante piccole e grandi decisioni, ma alcune hanno un impatto significativo sulla propria vita, un po’ come questo schiaffo e come la metropolitana persa da Gwyneth Paltrow nel film Sliding Doors.
Quali sono stati i momenti che hanno avuto un impatto significativo sulla TUA vita ?