E se ti dicessi che il cibo principale del tuo cervello sono le storie?
E che senza queste narrazioni faresti fatica a determinare chi sei e cosa fai?
Gli esseri umani percepiscono il mondo in forma simbolica e narrativa: il cervello è progettato per dare un senso alle esperienze attraverso le storie. Non ne può fare a meno, ed è un bene, perché è ciò che ci ha permesso di distinguerci dagli animali (che non riescono a creare e a diffondere storie) e creare tutto ciò che abbiamo creando.
Le storie che creiamo influenzano profondamente ciò in cui crediamo e le nostre percezioni. Esse plasmano la nostra visione del mondo e le nostre azioni, per questo è fondamentale controllare le storie che creiamo e raccontiamo, a noi stessi in primis, ma non soltanto.
L’autenticità è qualcosa che arriva in modo istintivo alle persone e crea naturalmente relazioni profonde, perché essa ispira fiducia e rispetto.
Ma non è soltanto qualcosa “per gli altri”, ma qualcosa che ha un grosso impatto soprattutto verso noi stessi: infatti essere autentici significa accettare i propri pregi e difetti, riconoscendo le proprie vulnerabilità. Questo porta a una maggiore sicurezza e forza interiore, poiché non hai bisogno di nasconderti dietro maschere o ruoli. Questo ti dà la forza di affrontare le sfide senza temere il giudizio altrui.
Per questo oggi ti lascio con la seguente riflessione.
Autenticità è l’allineamento tra queste 3 storie:
La storia di noi stessi che raccontiamo a noi stessi.
La storia di chi siamo che raccontiamo agli altri.
La storia di noi che gli altri raccontano di noi.
Quanto sono allineate queste tue 3 storie ?